di MARIETTO CERNEAZ
La crisi non risparmia nessun prodotto. Sono circa 7 miliardi le tazzine che mediamente SI consumano al bar per un volume d'affari, secondo dati Fipe, di sei miliardi di euro. Ma ''Il 2012 si chiuderà con un calo del caffe' professionale, mentre sta crescendo a due cifre il consumo delle monodosi, cialde o capsule che siano, anche nei ristoranti''. A fornire la fotografia del rapporto tra gli italici e l'espresso e' il presidente del Centro Studi Assaggiatori Caffe' Luigi Odello, a Roma per una degustazione guidata al Centro servizi dell'Azienda Romana Mercati - Camera di Commercio Roma. Secondo l'esperto di analisi sensoriale, ''i caffe' si stanno impoverendo qualitativamente, e la crisi morde i consumi.
La gente non trova spesso buone motivazioni, se non la pausa dal lavoro, per spendere 40 centesimi in piu' al bar, e oggi il porzionato batte il caffe' fuori casa. Tra le mura domestiche, tiene anche il mercato del pacchetto in polvere, ma a casa non si rius
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