di MATTEO CORSINI
Da anni lo Stato, non solo in Italia, ha dichiarato guerra all’uso del contante. Sulle prospettive nefaste per la libertà individuale in uno scenario di economia totalmente cashless mi sono già espresso in passato e non mi ripeterò. Prima sono state introdotte limitazioni ai pagamenti in contanti, con tanto di impianto sanzionatorio per i trasgressori. Poi è stata scelta la via degli incentivi, contando sulle dissonanze cognitive dell’italiano medio, che di fronte a un ipotetico regalo è pronto a fare la fila, anche se si trattasse di un caffè.
E quindi via con la lotteria degli scontrini e il Cashback sugli acquisti fatti con carte di debito o credito. Una pratica che nel settore privato è già in uso da tempo e che lo Stato ha deciso di “copiare”.
Come spesso succede quando si passa dal mondo cartaceo a quello elettronico/digitale, casca l’asino. Nonostante il progetto sia stato in cantiere per mesi, anche l’App IO è partita con il piede