di FIORENZO PIEROBON
La base leghista, almeno dal 1999, è affetta dalla "sindrome della Nazione" e vive un po' da comparsa di un film psicodrammatico, figlio del bispensiero di cui il grande regista è Umberto Bossi, cui va dato il copyright. Dal 1999, insomma, abbandonate chiaramente le velleità indipendentiste (rimaste furbescamente scritte nell'articolo 1 dello Statuto del partito), i militanti della Lega Nord si son sentiti un giorno parlare di Padania e il giorno dopo inneggiare alla salvezza dell'Italia. Da questo punto di vista, Salvini non ha inventato nulla, ha solo dato fiato alle trombe della propaganda, che tanto piace ai media, perennemente in cerca di un personaggio che riempia gli inutili talk show.
Dal 1999 dicevamo, con l'avvento nel "gotha intellettuale" del Carroccio (allora saldamente nelle mani del "Capo") di personaggi di chiara provenienza destrorsa (dai frequentatori dei campi Hobbit ai tradizionalisti cattolici, fino agli ex missini) sono ap