Domenica si vota in Brasile. E la vittoria di Bolsonaro non è affatto scontata

di ARTURO DOILO Ci sono 3 appuntamenti politici che avranno un certo peso nei prossimi 12 mesi: l'elezione del presidente in Brasile, le elezioni di midterm negli Stati Uniti e le presidenziali in Argentina, nel 2023. Il primo di questi eventi è datato 2 Ottobre, domenica prossima prossima. In terra carioca, tornerà alla ribalta uno dei peggiori elementi del neo-marxismo mondialista, quel Luiz Inacio Lula da Silva - burattino di Fidel Castro - che non solo ha già ricoperto il ruolo di primo mandatario in Brasile, ma è stato il fondatore del famigerato Foro di San Paolo. Il presidente carioca in carica, Jair Bolsonaro, che ovviamente aspira alla rielezione, si dice fiducioso ed ha affermato che una vittoria dell'ex presidente al primo turno è “impossibile, punto e basta”. Una dichiarazione in controtendenza rispetto a buona parte dei sondaggi, che dà l'ex sindacalista - prosciolto dopo l'arresto dalle accuse che gli erano piombate addosso - vittorioso. Ma non sono