de IL POLENTONE
Daniele Belotti, segretario della Lega di Bergamo, è un giullare di corte nato (vedi foto a lato). E' uno di quei furbi che hanno capito che nella vita è meglio fare il politico che lavorare: non si fa una pippa, si raccontano un sacco di balle, si intasca un sacco di soldi e si vive alle spalle degli altri senza tante remore.
Per quel che ha fatto il novello "cuor di leone" orobico (che un tempo urlava secessione e ora bacia il tricolore, la segreteria bergamasca è finita nel mirino degli indipendentisti rimasti nella Lega, soprattutto dopo aver deciso di far cancellare dal pratone di Pontida invaso dai comunisti la scritta "Padroni a casa nostra".
Ora, su Facebook, s'è scatenata la protesta. Sono apparse ieri - segnalate dallo sgamato Nunziante, con un perentorio "Vergognatevi" - un paio di scritte in cui si chiedono le dimissioni di Salvini e del primo cittadino pontidese (vedi foto sotto). Adesso, il post sta girando dappertutto sui social e io
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