di LUIGI CORTINOVIS
Ci furono dei giudici, un tempo, che assolsero un paio di imprenditori perché pagarono gli stipendi ai dipendenti, per salvare loro il lavoro, piuttosto che le tasse. Ciò alimentò qualche speranza fra gli antistatalisti, ma... lasciate ogni speranza o voi che vivete in Italia.
"Era accusato di non aver pagato l‘Iva del 2006 per quasi 258 mila euro e si era difeso dicendo che aveva preferito pagare gli stipendi dei propri dipendenti, ma la Cassazione lo ha condannato a quattro mesi di carcere. La perdita del lavoro secondo il codice penale non costituisce “grave danno alla persona” quindi l’imprenditore deve essere condannato lo stesso, scrivono gli ermellini in una sentenza che ha confermato i quattro mesi di reclusione inflitti dalla Corte d’appello di Torino a un impresario cuneese.
L’imprenditore di fronte ai giudici che lo accusavano dell’evasione delle imposte 2006, aveva spiegato che la sua azienda era in una grave crisi di liquidit
“parassiti togati” è stupenda 🙂
eh sì. e anche quelli con le strisce sui calzoni