di MATTEO CORSINI
“Heather Boushey, consigliere economico della candidata alla presidenza Hillary Clinton… vuole che le aziende concedano obbligatoriamente congedi parentali pagati a tutti i dipendenti, sia maschi, sia femmine”. Comincia così un post di Noah Smith su BloombergView, nel quale mette a confronto due alternative: da un lato i congedi parentali obbligatori per uomini e donne; dall’altro un credito di imposta o un contributo in denaro alla nascita di un figlio.
Dirò subito che, a mio parere, lo Stato non dovrebbe tassare nessuno, quindi non concedere crediti di imposta per questo o quel motivo, men che meno fornire contributi in denaro o, peggio ancora, imporre congedi parentali. Ma in questa sede mi interessa soffermarmi sulle considerazioni che spingono Smith a preferire i congedi parentali obbligatori (una soluzione da welfare europeo).
“Dare denaro è la soluzione preferita di molti economisti, perché non comporta dire alla gente come deve spendere