di MARIETTO CERNEAZ
Appoggiata sopra sterminati giacimenti di uranio, la Groenlandia è andata ieri alle urne. Secondo i dati provvisori diffusi dalla radio locale KNR (Kalaallit Nunaata Radioa) e dal sito di Sermitsiaq, il principale giornale groenlandese, il partito di Kielsen, il Siumut, ha avuto il 27,2 per cento confermandosi primo partito ma perdendo molti consensi rispetto al 34 per cento del 2014. Dietro queste elezioni tre forti motivazioni: voglia d´indipendenza, desiderio di non perdere i miliardi di corone di sussidi della Danimarca, seri problemi sociali.
La sinistra radicale guidata da Sara Olsvig ha perso le elezioni. Il premier uscente Kim Kielsen, socialdemocratico moderato, ha vinto le elezioni nell'isola piú grande del mondo. Il 25,5 per cento sono andati a Inuit Ataqatigiit, la forza socialista di sinistra della signora Olsvig, che nel 2014 perse di solo 325 voti. Terzi al momento i democratici con il 20 per cento. Nella notte ora locale -