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Esultavano per i tassi a zero e il Quantitative Easing, ma adesso è arrivato il conto

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di MATTEO CORSINI Ha generato molte critiche quanto affermato nell'ambito di un podcast da parte del capo economista della Bank of England, Huw Pill. Il passaggio incriminato sarebbe questo: "In qualche modo nel Regno Unito, qualcuno deve accettare che sta peggio e smettere di cercare di mantenere il proprio potere di spesa reale aumentando i prezzi, sia che si tratti di salari più alti o di trasferire i costi energetici sui clienti”. Le critiche, prevedibilmente, hanno riguardato la parte in cui Pill invita a non fare richieste di aumenti salariali tali da compensare la perdita di potere d'acquisto già subita. Il passaggio è stato estrapolato da un ragionamento generale, in cui Pill ha evidenziato che, dato che il Regno Unito è importatore di beni i cui prezzi sono saliti molto più dei prezzi dei beni e servizi che esporta, una perdita di potere d'acquisto a livello macro è inevitabile. E la capacità di recupero dipende dal potere contrattuale relativo. Ho l'imp
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