Europa, un secolo di secessioni contro-costituzione
Fondatori: Gilberto Oneto, Leonardo Facco, Gianluca Marchi
Miglioverde è un giornale fondato da Gilberto Oneto, Leonardo Facco, Gianluca Marchi. Ti raccontiamo l'indipendentismo, la lotta e i sacrifici dei popoli e degli individui, la storia e le ragioni della libertà.
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La previsione in costituzione della possibilità di secedere fa da deterrente all’organo centrale a prendere provvedimenti che potrebbero invogliare all’attuazione di quel principio. Nelle costituzioni dove invece non è prevista la possibilità di secedere, il potere centrale fa quello che vuole, soggiogando le periferie con il plauso dei cultori delle previsioni sacre contenute nella costituzione.
La secessione di Slovenia e Croazia erano legali , poiché’ nella costituzione federale Jugoslava era previsto che le repubbliche potevano chiedere la secessione , vorrei dirlo all’autore dell’articolo ma non ci riesco….
Anche in quella sovietica era previsto, ma non è mai successo, salvo al termine della tirannia.
Sembra che qualcuno non abbia ancora capito che nella storia dei popoli i rapporti sono sempre stati “rapporti di forza” o, nella migliore delle situazioni di “simulazione della forza”.
E’ altrettanto solare che quando un gruppo ha prese il potere si è dato subito da fare per scrivere delle regole (le sue) per impedire che il provvisoriamente perdente riprendesse il giochetto andandosene. E’ quindi scontato che ogni tentativo di secessione è sempre anticostituzionale ( secondo la costituzione del vincitore)
Non sempre, in realtà. Ad esempio in Svizzera la secessione è normata e sempre possibile, a livello addirittura comunale. Ma non avviene mai. Miracoli della democrazia diretta.