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Francia disastrata, è anche la patria dei “delinquenti in calzoncini corti”

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di VALENTINA CAVINATO In Francia ho trascorso ben quindici anni della mia vita e, credetemi, non sono pochi. E’ normale che quando ci si trasferisce in un paese straniero, si notino le differenze e si facciano paragoni con la nostra terra (da libertaria mi rifiuto categoricamente di utilizzare il termine “patria”), ma qui il mio stupore veniva praticamente sollecitato ogni giorno. Sinceramente ci ho messo almeno un paio di anni, per capire che non stavo sognando, per capire che questo popolo vive in un’altra dimensione. Ogni cittadino agisce arrecando danni agli altri, ma lo fanno a turni e quindi stanno tutti zitti. Credo sia utile, prima di passare al dunque, rendere note alcune realtà, che vi faranno sicuramente rabbrividire e che nessun media italiano oserà mai raccontarvi, tantomeno i Formigli-Telese & Co. cercano sempre di sponsorizzare la Francia, facendovi credere che si tratti di un paese meraviglioso. - La Francia è il paese europeo con il più alto
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15 COMMENTS

  1. Sto per passare la frontiera e non vedo l’ora di fuggire questo paese, perché sono stufo di questo popolo da bambini che si lamenta di continuo, anche se ci sono tante persone formidabili in Francia ma che si vergognano di questo paese come io. Sono francese e ho sempre lavorato e vessuto qui, e fin da piccolo mi osservo in mezzo a questa mentalità insoddisfata, in mezzo a questo popolo che non sa più godersi la vita e perde sempre più il senso dei valori. Mi dico spesso” Che cosa faccio qui??” Viviamo in uno dei paesi confortevoli del planeta e non siamo capaci di esser felici??! Il problema è il seguente: siamo un popolo troppo viziato da la culla, e quando si è troppo viziati, non si accorge più della fortuna che si ha. Bisogna dire la verità: non abbiamo più orgoglio e non ce la facciamo più a esser soddisfati della nostra situazione privilegiata. Sono felice in Francia, ma stanco dei Francesi….

  2. non sono certo gli immigrati africani ad aver fatto la Francia (la loro presenza d’altronde deriva anche dal colonialismo, cioè dall’aggressione e occupazione francese in Africa), i colpevoli sono in primis i francesi e gli autoctoni, come in italia sono in primis gli italiani..

    Gli immigrati commettono certo reati, ma non sono loro ad aver scritto la costituzione, plasmato le istituzioni, scritto le leggi e governato finora.

    Il problema sono gli italiani e i francesi che sono al 95% teste di c..

  3. Il problema di fondo della Francia è il problema di tutta la Civiltà Occidentale: il Socialismo.
    Il Socialismo è una malattia mentale che si potrebbe definire un po’ semplicisticamente come nichilismo.
    Si tratta di annientare tutto ciò che di positivo c’è nella società. Mentre Marx lo voleva fare in modo rapido e violento, la socialdemocrazia ha preso il suo posto e ci sta annientando col metodo della rana bollita. Se notate, i sinistri sono sempre dalla parte del criminale o del distruttivo; sempre con la pretesa dell’amore universale.
    Purtroppo è una patologia che viene da lontano, dal cristianesimo. E’ una malattia dalla quale non si guarisce e che la si può solamente combattere per metterla in un angolo e renderla inoffensiva: molto difficile. Si dovrebbe concludere che siamo spacciati? Non so, forse qualcuno conosce un rimedio?

    • Mi spiace contraddirti Marcello, ma in Francia la destra ha agito esattamente allo stesso modo.
      Lo statalismo, come del resto in Italia, è presente nel DNA di tutti i partiti, dall’estrema sinistra, all’estrema destra.

  4. L’articolo è interessante, mi reco spesso in Francia ma certe realtà non le avevo mai viste.
    La cosa da notare è che tutti i problemi di delinquenza, teppismo sono causati da maghrebini ed africani che è quello che ci aspetterà se continuerà l’immigrazione selvaggia ed incontrollata che ci stanno imponendo e che in parte abbiamo già sperimentato in passato con l’immigrazione selvaggia dall’Italia, periferie abitate esclusivamente da immigrati italiani, delinquenza il risultato è che le prigioni padane sono piene al 99% di delinquenti italiani ed extracomunitari. Se fossimo indipendenti e se avessimo cacciato tutta questa marmaglia dalla nostra terra praticamente la delinquenza sarebbe sconosciuta e si potrebbe tornare a lasciare la porta di casa aperta perché tanto non ruba nessuno, come accadeva tanto tempo fa.
    La differenza tra Francia e Italia è che pur avendo un grosso debito pubblico, un apparato statale inefficiente ed enorme, centralismo, negazione delle culture locali, tassazione dannosa ed elevatissima, in Francia non si registra il fenomeno del residuo fiscale: non esiste una parte della Francia trattata come colonia che deve mantenere tutto il resto del paese.

      • Mentre scrivevo quella frase ho pensato ai DomTom ma la loro incidenza, sia come popolazione che come flussi di denaro è irrisoria rispetto all’Italia propriamente detta che si fa mantenere nell’interezza dalla Padania. Ci sono stato in un DomTom, i funzionari pubblici ci vanno volentieri perché le paghe sono più alte e sono tutti, eccetto Pierre et Miquelon, dei bei posti. Le paghe più alte giustificano il costo sia dei voli per tornare in Francia metropolitana per trovare i parenti, benché voli interni costano come quelli per gli altri paesi vicini, sia per il maggior costo della vita, praticamente si deve importare tutto dalla Francia metropolitana ed il costo della vita è del 30% superiore. Il tasso di disoccupazione è elevatissimo e questo comporta fenomeni come ragazzi indigeni che si accompagnano a dipendenti pubbliche francesi della stazza di una balena, che da noi non guarderebbe neanche un marocchino, solo perché con le loro paghe sono benestanti.
        In Francia stanno discutendo adesso di questi stipendi elevati per i dipendenti pubblici in trasferta, non so come andrà a finire.
        Si potrebbe anche parlare della SNCM, la Tirrenia francese, le similitudini sono tante eppure se si va in Francia l’impressione è che stiano molto meglio che noi.

        • Alessandro, ho vissuto in Martinica……………

          Nei DOM gli tipendi degli statali, per la precisione, sono superiori del 40%.

          Dici che hai l’impressione che stiano meglio di noi. E solo l’impressione…credimi…..

          • Sono stato anche io in Martinica, a le Trois Ilets, ricordi stupendi, ricordo la scuola che faceva lezioni di nuoto in mare tutto l’anno, vista la temperatura, avevano l’edificio con lo spogliatoio sulla spiaggia, gli insegnanti piazzavano i galleggianti in mare per delimitare l’area. Se non fosse che mi piace sciare vorrei tornare indietro ed andare a fare l’università a Fort de France…
            Ecco in Martinica c’erano come in tutta la Francia una farmacia ogni 300 metri (qui c’è ne una per paese…) e lungo le strade dei fossi altissimi e puliti così che quando c’erano gli aquazzoni violenti le strade non si allagavano.

            • Da turisti la visione è deformata……
              Vai ora a Les Trois Ilêts…è lì che ho abitato per molti anni. Rimarresti sconvolto…………

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