di MARIETTO CERNEAZ
Sono tre paginette, datate 7 aprile e indirizzate al segretario generale dell'ONU Ban Ki-moon. A spedirle è l'organizzazione "Operación Libertad Venezuela", che denuncia un presunto piano del governo in carica per ottenere consenso in cambio di alimenti.
Ormai lo sanno anche i muri, in Venezuela manca tutto, cibo compreso, che è distribuito razionandolo, con tanto di tessera alla cubana. Nelle tre paginette della missiva (vedi qui), firmate dal dottor Ulf Erlingsson, si paragona l'attuale situazione venezuelana a quella causata dall'Urss in Ucraina, ai tempi dell'Holodomor, negli Anni Trenta. Si legge: "Stiamo assistendo ad un vero e proprio sterminio programmato, un crimine contro l'umanità, dato che il governo ha deciso di selezionare a chi distribuire i viveri e a chi non dare nulla". Lo scambio è cibo per consenso politico per l'ormai instabile Nicolas Maduro. Uomini del partito consegnano borse con alimenti a coloro che danno il loro appoggio al