di REDAZIONE
Un manifestante che ha preso parte alle rivolte di Hong Kong dello scorso anno ha ammesso oggi la sua colpevolezza in tribunale: si tratta del primo caso di ammissione di colpa da quando sono iniziate le proteste contro il disegno di legge per l'estradizione a giugno 2019. Lo riferisce l'agenzia ufficiale di stampa cinese "Xinhua". Sin Ka-ho, 21 anni e di professione bagnino, ha partecipato a una protesta il 12 giugno 2019 scorso a Hong Kong per chiedere al Consiglio legislativo di Hong Kong (LegCo) di non prendere in considerazione il disegno di legge anti-estradizione.
Quel giorno il LegCo avrebbe dovuto tenere una riunione che è stata rinviata dopo che i manifestanti hanno bloccato le strade e violato i cordoni di sicurezza imposti dalla polizia. Il giovane è stato accusato per sommossa e reati contro le forze dell'ordine. Il 21enne ha ammesso di aver lanciato oggetti contro i cordoni di sicurezza della polizia. Le proteste sono iniziate a marzo 2019 in seguito
Forse è il caso di chiederci come sia stato “trattato” Sin ka-ho in prigione………….