di REDAZIONE
Una nave vichinga in piena regola sta per salpare dal porto di Haugesund, in Norvegia, carica di uomini, provviste e tanta buona volontà. E non sarà un viaggio da poco perché la Dragon Harald Fairhair, lunga trentacinque metri, larga otto e pesante settanta tonnellate, ha un obiettivo ambizioso: arrivare in America. Se poi le cose andranno come previsto, nel 2015 ripartirà alla volta del Mediterraneo spingendosi fino alle lontane coste della Turchia.
È una sfida grande, per molti quasi impossibile, spiega un articolo pubblicato sulla rivista “Archeologia Viva”, quella lanciata dal magnate norvegese Sigurd Aaase, che ha deciso di spendere un bel po’ dei suoi soldi nella ricostruzione di un’imbarcazione che non finisse nelle sale di un museo, ma tornasse a solcare i mari come fecero i suoi avi. Per due anni una ventina di esperti, tra cui marinai, ingegneri e artigiani del legno, hanno lavorato senza sosta. Non si scherza col vento e le tempeste del mare
Ormai gli immigrati superano il 40 percento della popolazione di Oslo e il gruppo salafitta “Ummah del profeta” rivendica un quartiere islamico a Gronland. Forse sarebbe il caso che i vichinghi alzassero le barricate a casa invece di giocare a fare le razzie all’estero di altri tempi.