di MATTEO CORSINI
Le conferenze mondiali sul Clima sono eventi in cui, dal mio punto di vista, la quantità di retorica ammorba l'aria molto più delle emissioni che tanto si vogliono contrastare. Non è un mistero, tra l'altro, che la quantità di emissioni connesse ai voli aerei utilizzati dai partecipanti sia pari a diversi anni di anidride carbonica riconducibile alle emissioni di un consumatore medio.
Da questo punto di vista, se volessero essere coerenti, i partecipanti dovrebbero spostarsi solo con mezzi sostenibili (meglio se in bicicletta), oppure tenere questi consessi in videoconferenza, come ai tempi del Covid. Altrimenti poi può capitare che si finisca sulla graticola per i comportamenti non ecologicamente corretti. Come è successo da ultimo a Charles Michel, presidente del Consiglio Ue. Il quale evidentemente preferisce viaggiare con voli privati invece che con aerei di linea.
Secondo "Politico" (organo in cui wokeism e politically/ecologically correct sovrabbon