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Italia, c’è più invidia sociale e tassazione che etica del lavoro

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di MARCO BERNACCHI “Cambiare il mercato del lavoro”, è la “novità” generata in continuazione dal cervellino dei politicanti spinti dalla pressione europea, ovviamente. Il mercato del lavoro in Italia è probabilmente uno dei campi più regolamentati, e quindi, come tutti i settori iper-regolamentati, fortemente inefficiente. Inoltre, tutti i tentativi di riforma (Jobs Act compreso, seppur ridicolo) abbiano scarso successo. Vediamo il perché. Un mercato del lavoro funzionante deve poggiare su un’etica del lavoro solida, ben affermata, omogeneamente distribuita e condivisa dalle persone che vi operano, con valori che premino chi maggiormente contribuisce alla produzione di ricchezza, in modo proporzionato allo sforzo compiuto. In Italia, ma oserei direi in tutto il mondo occidentale, queste qualità hanno subito un forte ridimensionamento (basti leggere delle manifestazioni studentesche continue che ci sono state, sempre a chiedere sussidi). Ora, con la scusa della fin
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