di MATTEO CORSINI
Come era prevedibile, da ottobre scatterà un nuovo balzo delle bollette elettriche. Roberto Cingolani, ministro della Transizione ecologica, ha fornito il preavviso:
“Voi sapete che lo scorso trimestre la bolletta elettrica è aumentata del 20%, questo trimestre aumenta del 40.”
A seguire, poi, la rassicurazione che il governo “è fortemente impegnato per la mitigazione dei costi delle bollette dovuti a queste congiunture internazionali e per fare in modo che la transizione verso le energie più sostenibili sia rapida e non penalizzi le famiglie.”
Ci sono certamente fattori contingenti dovuti a una forte ripresa della domanda a fronte di un’offerta non ripristinata a livelli pre-Covid, ma il fondamentalismo con il quale i governi (soprattutto) europei stanno prendendo provvedimenti legislativi e regolamentari per accelerare la produzione di elettricità da fonti rinnovabili non è un pasto gratis.
L’altra faccia del gretathunbergismo domi