di ALESSANDRO MORANDINI
Non passa giorno senza che i politici più rappresentativi delle organizzazioni che compongono l’istituzione degli indipendentismi veneto-padani esprimano un netto rifiuto dell’uso della violenza. Essendo una posizione comune a tutte le organizzazioni, si dovrebbe dire che questo è un tratto caratteristico dell’istituzione indipendentista. Essa, apparentemente, si distingue per questa sua inderogabile regola.
E tuttavia non c’è nessuno che oggi può escludere con assoluta certezza che domani, invece, dovremo assistere a scontri cruenti. Tra le regole che definiscono l’istituzione non può esservi quella sopra menzionata: il rispetto di una siffatta norma implica un grado di accentramento delle decisioni che solamente lo stato-nazione può assicurare. Certo, anche le istituzioni private possono sanzionare con l’esclusione gli individui che per raggiungere gli obiettivi comunemente concordati pretendono di ricorrere alla violenza. Ma le istituz