di ALESSANDRO MORANDINI
Sembra stia finalmente giungendo il tempo in cui la crisi dello stato italiano, assumendo dimensioni importanti ed irreversibili, presenta all’indipendentismo veneto il conto. Ed è un conto salato, che potrebbe costringere il popolo veneto a lunghi anni di carestia, di mortificazione, di depressione; anni ancora più difficili di quelli che ci si è abituati a sopportare nonostante le centinaia di suicidi, la violenza impunita dei delinquenti italiani ed extra comunitari, le tasse, l’esercizio arbitrario del potere da parte dei magistrati italiani, l’irrisione del patrimonio culturale di quella civiltà millenaria che il Veneto è.
In periodi critici come quelli che ci accingiamo a dover attraversare la promessa dell’indipendenza del Veneto assume un valore più grande, perché inizia ad apparire anche agli occhi più miopi per ciò che essa è: l’unica prospettiva salvifica. Ma dovrà apparire anche una prospettiva possibile, concretamente real
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