di MATTEO CORSINI
Tra coloro che sono contrari all’ipotesi di flat tax c’è il costituzionalista Enrico De Mita, il quale, dopo aver ribadito le arcinote argomentazioni (discutibili, ma che non discuto qui) di chi non vuole toccare i pilastri dell’imposta sul reddito, scrive: “In uno Stato democratico che voglia continuare a riposare sulla proprietà privata, sulla libertà economica e sulla libertà politica e quindi non voglia ricorrere ad altri criteri incompatibili con quella libertà il problema fiscale non è soltanto tecnico, ma è un problema politico e morale, perché si tratta di dare a ciascuno il suo e di creare le basi di una società onesta nella quale la selezione avvenga secondo il criterio del merito e non secondo la maggiore capacità di procurarsi, complici leggi mal fatte, una rendita fiscale”.
Le parole di De Mita credo possano essere utilizzate per opporsi a qualsivoglia forma di tassazione. Infatti, ogni forma di tassazione, essendo basata sulla m
A me piacerebbe conoscere come tratta i propri risparmi il prof. de mita.
Di che capitale dispone, mobiliare ed immobiliare, e dove ne dispone.
Si fa presto a fare i fenomeni spendendo parole.
Per valutare servono i fatti.
Tra il dire ed il fare c’è differenza.