di GIOVANNI BIRINDELLI
Mariano Rajoy ha dichiarato ieri quanto segue: "Non volevamo farlo. Non era nostra intenzione. Ma stiamo applicando l'Articolo 155 in quanto nessun governo di un paese democratico può accettare che la legge sia ignorata, violata, e cambiata per imposizione".
La 'legge' a cui si riferisce Rajoy in questo argomento (il suo principale argomento a difesa dell'azione repressiva del suo governo) non è altro che un provvedimento particolare, imposto da una maggioranza particolare, in un momento particolare. Questo provvedimento viola il principio di auto-determinazione (lo stesso principio senza il quale Rajoy non avrebbe potuto scegliersi la compagna che preferiva). Tuttavia, il piano stesso dei principi è completamente escluso dall'argomento di Rajoy. Contano solo le decisioni di un'autorità (guarda caso quella che Rajoy rappresenta).
In questo senso specifico, l'approccio di Rajoy non è diverso da quello di un leader nazista o da quello di un responsabi
Rajoy è un predatore statalista ottuso.
Politicamente è già uno zombie.
I catalani per essere coerenti e retti devono dichiarare l’indipendenza, cessare ogni versamento fiscale alla spagna, e solo dopo discutere.
Eventualmente.
Rajoy , per essere coerente e statalista deve mandare i carri armati in Catalogna.
Poi vediamo come finisce.
Vediamo come reagiscono i baschi e gli altri popoli che in spagna non vorrebbero più rimanere.
E vediamo che ne dicono gli indipendentisti, quelli veri, italiani.
Vorrei ricordarLe, sig. Birindelli, che IL leader nazista per antonomasia – Adolf Hitler – non ha esitato ad affrontare una guerra (poi mondiale) per difendere/rivendicare il diritto all’autodeterminazione. Penso si possa anzi sostenere, senza temi di smentita – che il principio di autodeterminazione dei popoli fosse una delle colonne portanti – ovviamente unitamente ed accanto ad altre: razzismo etc. – della Weltanschauung nazionalsocialista. Il confronto con l’esattore delle tasse mi sembra invece assai appropriato.