Giorgio Napolitano ha firmato la lettera di dimissioni da presidente della Repubblica. La missiva è stata quindi consegnata dal segretario generale del Quirinale Donato Marra ai presidenti delle Camere e al presidente del Consiglio. Dopo il tradizionale commiato dal picchetto d'onore nel cortile del Quirinale Napolitano si è diretto alla sua casa di Monti. Il presidente del Senato sarà il reggente pro-tempore.
Noi, lo ricordiamo così...
di ROMANO BRACALINI
Vengono alla mente i più luminosi esempi di democrazia partecipata - dalla Bielorussia alla Corea del Nord - per spiegare il caso italiano, in cui un presidente della repubblica, Napolitano, invece di esserne il geloso custode, come vorrebbe la retorica nazionale, negli ultimi due anni del suo mandato ha ripetutamente calpestato la Costituzione nel silenzio colpevole e imbarazzato delle oche del Campidoglio. Si dirà che l’eredità del comunismo staliniano, combinato con la tradizione dell’assolutismo borbonico, n
Io come presidente voglio Tina Cipollari, è perfetta per fare il presidente d’i-taglia!!!! Tina for president!!!!!!!!!!!!!!
Adesso speriamo che ci diano… Prodi. Il pacioso curato di campagna (in salsa rigorosamente rossa) sarebbe un altro perfetto rappresentante per uno stato farsa come fallitaglia.
More laughter to come.
PS: ridiamo per non piangere,quando ci riusciamo (a non piangere).
Non ho alcuna stima di comunisti e post-comunisti.
Se n’è andato?
Mai troppo presto.
Mi viene in mente la favola di Fedro “il Re Travicello”.
Diciamo che Napolitano è il giusto monarca per uno Stato da barzelletta come l’Italia, ne più ne meno.