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Ecco il nono segnale della ripresa: le famiglie si sono impoverite

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famiglie vulnerabilidi LUIGI CORTINOVIS

Il “Nostro di Firenze”, nel suo discorso al Parlamento europeo l’ha fatta fuori dal vaso. Ha bellamente affermato: Le famiglie italiane si stanno arricchendo“. 

Peccato che, le famiglie italiane non si sono arricchite, come affermato da Renzi, ma impoverite nel 2013 e nel primo semestre del 2014, come dimostrato dai fatti e dalla stessa Bankitalia che il 16 dicembre 2014- nei  Supplementi al Bollettino Statistico – Indicatori monetari e finanziari sulla ricchezza delle famiglie italiane–  quantificava a fine 2013 la ricchezza netta delle famiglie italiane in 8.728 miliardi di euro,  corrispondenti in media a 144.000 euro pro capite e a 356.000 euro per famiglia, con attività reali che rappresentavano il 60 per cento del totale delle attività, quelle finanziarie il restante 40 per cento. Le passività, inferiori a 900 miliardi di euro, erano di poco superiori al 9 per cento delle attività complessive.

Nel 2013 il valore della ricchezza netta complessiva è diminuito rispetto all’anno precedente dell’1,4 per cento a prezzi correnti; la flessione del valore delle attività reali (-3,5 per cento), dovuta al calo dei prezzi medi delle abitazioni (-5,1 per cento), è stata solo in parte compensata da un aumento delle attività finanziarie (2,1 per cento) e da una riduzione delle passività (-1,1 per cento). In termini reali (utilizzando il deflatore dei consumi) la ricchezza netta si è ridotta dell’1,7 per cento rispetto al 2012. Dalla fine del 2007 la flessione a prezzi costanti è stata complessivamente pari all’8 per cento.

Secondo stime preliminari, nel primo semestre del 2014 la ricchezza netta delle famiglie italiane sarebbe ulteriormente diminuita dell’1,2 per cento in termini nominali rispetto allo scorso dicembre.

Alla fine del 2013, la ricchezza abitativa detenuta dalle famiglie italiane superava i 4.900 miliardi di euro; tale valore registrava una flessione del 4,1 per cento rispetto all’anno precedente (-4,4 per cento in termini reali).

Sarebbe il caso che il “Supergiovane”, che Napolitano ha messo al governo, iniziasse una cura a base di camomilla…

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