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Lega italiana? bolzano ci metteva in guardia 6 anni fa

Da leggere

di GILBERTO ONETO*

L’alleanza elettorale con “Forza Alto Adige” (vedi articolo) è la goccia che fa traboccare il vaso della Lega MTV: un partito che dichiara al primo punto del proprio Statuto di volere l’indipendenza che si congiunge alla peggior greppia nazional-patriottico-terrona per impedire che i sudtirolesi possano liberarsi.

È l’ignobile coronamento di parecchi lustri di lotte e di speranza, l’atto finale di un nevrotico “rito dell’ampolla” (qualcuno dei caporioni leghisti si ricorda che sul palco di Venezia del ’96 era stata invitata anche Eva Klotz?) che corona una evoluzione di 180°, un ribaltone, una piroetta degna del peggior trasformismo mediterraneo.

Cosa dovrebbe invece fare un serio movimento padanista a Bolzano? Avrebbe due alternative.

Prima. Non esserci affatto. Cosa ci fa un partito che vuole l’indipendenza della Padania fuori dalla Padania? È già piuttosto ridicolo che si presenti in Calabria o giù per il tacco, dove ha almeno la debole scusante di essere contro lo Stato. Ma in Sud Tirolo si è messo con quelli che lo Stato lo vogliono così com’è, o addirittura più statalista, più italiano. Aberrante.

Seconda. Potrebbe rappresentare le minoranze “non tedesche” del Tirolo, potrebbe essere il partito di raccolta di quelli che sono sempre stati tirolesi ma che parlano gallo-italico o reto-romancio: i trentini e i ladini. Ma anche degli immigrati che si sono perfettamente integrati in Sud Tirolo fino a essere totalmente partecipi della comunità locale e condividerne le aspirazioni. Di tutti quelli insomma che credono nel buon diritto del Tirolo di riunificarsi in una sola heimat e decidere del proprio futuro. I sudtirolesi di lingua toscana potranno essere la rispettata minoranza linguistica di un paese libero. I ladini e i trentini, che costituiscono due delle dodici “piccole patrie” padano-alpine, potranno decidere se essere parte del Tirolo libero o dell’unione delle comunità padane. I ladini dolomitani sono sempre stati tirolesi ma nulla impedisce anche ai ladini del Comelico di condividerne la sorte in una ritrovata comunanza etno-linguistica. I trentini sono da sempre i welschtiroler e devono avere la libertà di decidere se ripristinare una delle frontiere più antiche, o collegarsi con gli altri padani, o costituire un ponte fra padani e tirolesi nell’ambito di una più grande patria comune alpina. Insomma  a tutte le comunità deve essere assicurato il diritto di stare con chi ritengono più opportuno e con chi li vuole. Questo dovrebbe fare da quelle parti un vero partito indipendentista: combattere per l’indipendenza nelle forme che i cittadini decideranno essere le  più adatte alle loro aspirazioni.

Quindi una Lega Nord a Bolzano dovrebbe o non esserci proprio, o essere alleata con chi lotta per la libertà, come la Südtiroler Freiheit, e certo non con bianchi fiori, camice nere e gualdrappe tricolori.

Maroni e Salvini, ci siete?

PS. Non dispiacerebbe che qualcuno rispondesse a noi e ai militanti.

*Articolo scritto sul MiglioVerde 6 anni fa.

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41 COMMENTS

  1. Io Oneto l’ho scoperto sul Web, poi ho saputo che gestiva una rubrica settimanale su RPK e apprezzavo in particolare moltissimo i suoi argomenti sulla storia risorgimentale, quello che i libri di scuola e i media mistificano secondo l’uso italico. Ho scoperto la radio proprio per quello. Mi ha dato molte conferme e nuove informazioni che poi ho approfondito. Un grande, grandissimo merito, il suo.

  2. l’intervento di “giovanni” (22 sett. ore 7e19) è un esempio significativo della merda tricolore che ci hanno inculcato a scuola, visto che il problema per un essere umano non è quanto si sono pagati “quattro sassi”, ma per che c***o di motivo si è creduto di avere il diritto di andare a prenderseli.
    Interventi di questo tono se ne sono già letti molti su questo giornale e altrove, e sono un esempio di cosa ci aspetta nel dibattito dei prossimi anni. E intanto, dentro e fuori dalla Lega, si continua a parlare d’altro…
    Perchè la Lega si sia degradata fino a partorire uno schifo come “forza alto Adige”, credo di averlo spiegato abbastanza. Ma Gilberto Oneto continua a ignorare i commenti ai suoi articoli. Mi domando a che gioco stia giocando…

      • problema di matematica per Gianluca Marchi:
        se io mi lamento il 23 che Gilberto non abbia reagito a un commento del 16 e il motivo è che non ha Internet, come fa a inviare un articolo il 22?
        Comunque non è una questione di giorni. Sono MESI che Gilberto non reagisce…

        • Avevo inteso male io sulle date. Se poi Gilberto preferisce non replicare avrà le suo buone ragioni. Lui scrive, in maniera chiara ed efficace come nessuno, e non si può chiedergli anche di stare appresso ai troppi maniaci da tastiera

          • grazie per il “maniaco da tastiera” (che fa rima per es. con Luigi Bandiera, non con me…). Non mi diverto a scrivere su queste pagine. Sto solo cercando di capire se devo sentirmi tradito, politicamente parlando, anche dal padanista che credevo tra i più autentici.
            In mancanza di contestazioni nel merito, mi sento autorizzato a trarre le mie conclusioni. Per es. che Gilberto sia “chiaro ed efficace” in quello che dice, ma italianissimo in quello che tace.

            • No, maniaco da tastiera non era riferito a lei ma ad alcuni che si divertono a pungere Oneto non so per quale motivo se non fare bastian contrari. Poi lei tragga tutte le conclusioni che crede, certo dare dell’italiano a Gilberto mi scusi ma depotenziata ogni suo ragionamento

  3. Ma dove’ il nazionalismo italiano,fascisti poi,non dite stupidagini. Avete messo in pratica il detto siciliano piangi e fotti. Se ci fosse un po di sano nazionalismo il problema della segnaletica di montagna non ci sarebbe,e il tricolore verrebbe esposto non solo nei rifugi ma in tutti i luoghi pubblici. Siete fortunati,gli italiani sono diventati tutti buoni ma non tirate troppo la corda. Nel 15/18 ci sono morti 11 ragazzi della mia famiglia, e altri 600000 italiani,quindi quei 4 sassi li abbiamo ben pagati in sangue e in soldi negli anni seguenti.

    • No lo straccetto massonico non dovrebbe essere esposto non solo nei rifugi, ma da nessuna parte in Padania, o meglio come diceva giustamente Bossi (una delle poche volte che ha detto una cosa giusta buttato nel……..).
      Proprio perché la tua famiglia, caro giovanni, ha avuto quei lutti ingiusti dovresti capire che non si lottava per quei quattro sassi come dici tu, ma semplicemente perché i savoia e i militaristi volevano fare di questa schifosa itaglia una potenza che non è mai stata e mai sarà.
      Infine ti ricordo che tra i soldati i fanti e talora anche tra gli alpini, non c’era alcun patriottismo imperante (come invece ci ha sempre ricordato la retorica patriottarda) ma solo la paura dei moschetti dei carabinieri pronti a sparare alle spalle di chi indietreggiava.

  4. La Lecca Nodde è il partito leccaculo dell’itaGlianissimo nano mafioso-piduista, amico di Dell’Utri e altri tipi loschi.

    Se la Lega fosse veramente un partito indipendentista, allora avrebbe sostenuto già da tempo un solo partito sudtirolese: la Südtiroler Freiheit.

  5. Oneto… Oneto… Ho come l’impressione che tu sia stato messo lì solo per sputtanare la Lega.
    Sono certa (anzi CELTA) che tu sappia fare meglio (forse MIGLIO).

    Boudica
    Cinget Teuta Kenomane

  6. Semplicemente vogliono farsi i cavoli loro e non hanno bisogno di essere inquadrati nella tal cosa o tal altra. A noi può essere incomprensibile, a loro no.

  7. io sono ancora leghista e le parole di alcuni che qui esprimono le loro opinioni non mi offendono . Li capisco , anche se non condivido . ho la coscenza a posto e ho dedicato molto al movimento. Sò CHE MOLTO c’è ancora da fare e delusioni ne ho provate , ma quando mi ritrovo con i miei fratelli padani capisco che non possiamo fermarci di fronte a ogni problema interno che nasce,o agli attacchi esterni che ci arrivano. ART. 1 STATUTO LEGA NORD , perchè come scrivono alcuni dovrei sentirmi sputtanato?.PARLARE CON LA GENTE , difendere le nostre idee che non sono poltrone o stipendi pubblici . Sbagli certo ne sono stati fatti,ma non possiamo buttare quello che di buono ancora c’ è nel movimento. vabbè, mi aspetto risposte ironiche ,stà nell’ ordine delle cose. Sappiate che vi rispetto comunque ,perchè sia io che voi amiamo la nostra terra ,la nostra gente e vogliamo difendere il frutto del nostro lavoro, saluto tutti sempre nella speranza di vederci uniti per un solo traguardo.

  8. Io sono stato in quei posti per anni, in vacanza estiva.
    Conosco i posti e la gente del Sud- ost- nord Tirolo.

    Fanno benissimo a lottare per un’indipendenza ed un’autonomia tirolese.
    Essi non sono austriaci e neppure italiani.
    In italia sappiamo come vanno le cose.
    Essi sono imbragati in un’autonomia farlocca italiana e rappresentati da partiti obsoleti.

    Non conosco , però , come l’Austria li tratti e consideri le loro richieste di indipendenza.
    So che in queste zone di montagna hanno notevoli sovvenzioni da parte dello stato, per turismo e agricoltura.
    Non conosco altri aspetti più politici.

    • L’Austria protegge e tutela la loro autonomia, come da accordi di pace, ma non può sostenere politiche anti-italiane per ovvi motivi diplomatici, né può attivarsi per riottenere quel territorio, visto che i trattati di pace, come per la Germania, impediscono il mutamento di confini stabiliti dalle potenze vincitrici (a meno che l’ONU non decida per una deroga).

      Dall’Italia non ci sono “sovvenzioni”, ma solo deleghe fiscali alle Province, che decidono liberamente cosa e quanto tassare o finanziare, prendendo i soldi dal 90% degli introiti derivanti dalle imposte versate in loco.
      Tornare austriaci cambierebbe le cose, ma in meglio, visto che da Provincia Autonoma diventerebbe Stato Federato, con una autonomia ben superiore a quella garantita dall’Italia.

      • Infatti, troppo spesso gli italofoni rabbiosi se ne vengono fuori con la frase “nemmeno l’Austria li vuole”, che ovviamente non ha nulla di vero, solo che essendo il Sud Tirolo sotto sovranità italiana, l’Austria non può compromettere i suoi rapporti diplomatici con l’Italia, fintanto che questa rispetta i trattati stipulati, o quantomeno, non li viola in maniera grave. Altra cosa è l’arroganza e la violenza psicologica perpetrata tuttora dal nazionalismo italiano, guidato da fascisti come la Biancofiore, in spregio alla cultura tedesco-tirolese e al legittimo diritto all’autodeterminazione del Sud Tirolo.

        Inoltre, come giustamente fa notare Heinrich, in Austria avrebbero un’autonomia ancora maggiore, in quanto ogni Land austriaco ha molta più autonomia di quanta ne abbia il SUd Tirolo in Italia.

  9. Bravissimo Gilberto: parole sante.

    Purtroppo, se è difficile lottare contro la cattiveria ma ce la si può fare, ben più arduo è lottare contro l’ignoranza e l’imbecillità spesso con camicia nera

  10. Grande Oneto…come sempre! Autentico, grande faro della vera cultura Padana! Ma tornando all’articolo….non e’ che il traditore Tosi ci abbia messo lo zampino!? prima Matteo lo gettera’ fuori dalla finestra di Via Bellerio e meglio sara’ per quel poco di Lega che e’ rimasta! ….se si e’ ancora in tempo…sigh! Viva il Veneto indipendente e poi..tutta la Padania in una grande Repubblica Confederata modello svizzero…ragazzi, che potenza!!

  11. CARO ONETO …NON SI CAVA IL SANGUE DALLE RAPE…
    I DIRIGENTI LEGHISTI OBBEDISCONO AL PATRON BERLUSCON….
    NON TI RICORDI QUANDO A FINE ANNI 90 A BERGAMO I MILITANTI LEGHISTI RACCOLSERO LE FIRME NECESSARIE PER IL REFERENDUM
    “BERGAMO PROVINCIA AUTONOMA”??????
    SAREMMO DIVENTATI AUTONOMI COME TRENTO E BOLZANO….E SAREBBE STATO IL GRIMALDELLO PER FAR SALTARE IL CENTRALISMO.
    SU ORDINE SUPREMO DEL BOSSI PRE-ICTUS LA CASTA LEGHISTA DI BERGAMO (CALDEROLI , BELOTTI, STUCCHI, PIROVANO…ECCC.) PRESERO LE FIRME E LE BUTTARONO NEL CESSO….GRAZIE POLTRONISTI DAL GRANDE CULO….

  12. Scusatemi ma non capisco questo quasi quotidiano occuparsi della Lega Nord.
    Mi dà come l’impressione che ci si aspetti qualcosa da questo partito e che non si riesca a superare le delusioni subite.
    Dovrebbe essere considerato qualcosa che appartiene al passato, qualcosa del quale non vale più la pena parlare.

    • Proprio non vi entra in capa che al di là dei dirigenti, dei quali non ci può fregare di meno, ci sono ancora tante persone che sono leghiste e indipendentiste, una parte delle quali leggo questo giornale ed è giusto che sappiano cosa accade là dentro. Ricordatevi che senza l’appoggio di questo popolo, escluso da qualsiasi gioco interno alla Lega, ma leghista nell’animo, qualsiasi discorso indipendentista non va da nessuna parte

      • Allora si dovrebbe lavorare per tirare fuori il poco di salvabile che resta e affrancarlo dall’etichetta, ormai offensiva, di “leghista”. Invece di far passare questo relitto alla deriva, come un qualcosa di “recuperabile”… tutto tempo perso, la lega, come l’italia, devono semplicemente sparire. Una persona può essere indipendentista, autonomista, statalista, fascista, comunista, o quello che si vuole, ma “leghista” non vuol dire nulla, se non servo di partito, o parte di intelligenza (ignoranza) collettiva come gli insetti, che individualmente non sono nemmeno senzienti… cosa vuol dire “leghista”?!

        • Sono d’accordo con te, se una persona si dice ancora leghista al giorno d’oggi dopo tutto quello che questo partito ha combinato in questi decenni vuol dire che si è in presenza di irrecuperabili.

          • vabbè tu la giri come credi, io dico che le idee originarie restano buone, la gestione pessima. Non cambio idea perché qualcuno l’ha gestita malamente. La cambio solo se mi si dimostra che è un’idea sbagliata

            • Ok, Marchi, ma una sana via di mezzo no? Tra la giusta considerazione dell’elettorato, che io non chiamerei leghista perché ha molte anime e così sarebbe comunque sminuirlo di parecchio, e il doveroso disprezzo per questa gentaglia che si ritrova a essere dirigente solo per il degrado italiota degli ultimi 20-30 anni, quando si sono inceppati tutti i meccanismi per una selezione basata sulla presentabilità e sul merito, mai stata brillante in Italia ma che comunque prima un po’ c’era.

                • Resta il fatto che qualsiasi idea, nel momento stesso in cui viene etichettata come “leghista” si scioglie come neve al sole… penso insegnino una cosa del genere anche ai corsi di marketing. A volte un nome conosciuto, se ha buona fama, può essere volano per uno sconosciuto, tanto da bastare da solo a farlo vendere (vedi abbigliamento->accessori). Ma nel momento in cui io appongo un’etichetta conosciuta, ma con reputazione pessima, stronco sul nascere un prodotto anche buono (vedi alfa/lancia->gruppo fiat)… il fatto che di lega la gente “ha sentito parlare” è più un male che un bene…

      • guarda che i partiti nascono, si rinnovano e muoiono continuamente….quegli elettori o ex elettori, preso atto delle posizioni del partito Lega Nord, ormai non più autonomiste e indipendentiste, hanno soltanto da aderire ad altri movimenti che possono avere maggiori fortune….secondo me in veneto, ci fossero adeguati sponsor, si svilupperebbero dei movimenti indipendentisti che, per altro, avrebbero una classe dirigente di tutt’altro spessore

        • Qualsiasi cosa facciano dopo, l’importante è che tutti saltino sulle scialuppe del relitto leghista e remino il più distante possibile, se c’è qualcosa da salvare, è comunque dei tempi dell’era Miglio…

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