di GILBERTO ONETO
In molti si domandano in questi giorni se Maroni rappresenti davvero il cambiamento e se sia in grado di guidare una nuova Lega ripulita. Una sua recente intervista non toglie i dubbi.
Qualcuno sostiene che il Maroni non abbia la tempra e neppure le physique du rôle del capo carismatico. Questo è il meno importante dei problemi per due ragioni: perché siamo tutti un po’ stufi di capi “unti dal Signore” ed è venuto il tempo di ricominciare ad avere a che fare con persone “normali”, e poi a Moroni non viene chiesto di fare il capo a vita ma solo il traghettatore, di salvare la Lega dal naufragio e consegnarla a una classe dirigente più decente. Insomma a Maroni non è affidato il compito di riportare il popolo nella Terra promessa della Padania ma tutt’al più di attraversare il deserto, proprio (ci si perdoni l’accostamento) come Mosè. Come Mosè deve anche raccogliere la tavola delle leggi che dovranno regolare e rendere possibile il cambia
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