di NICOLA CORRADINI
Nessuno lo cita, anzi qualcuno lo ringrazia per il risultato conseguito alle elezioni europee. Ma il segretario federale della Lega Nord, Matteo Salvini, o meglio la sua linea politica, esce fatta a pezzi dall’assemblea provinciale dei militanti della Lega di Mantova. Nel mirino è finita in particolare la decisione di presentare una lista alle regionali in Calabria, che se ai non leghisti è suonata poco più che una curiosità, ai militanti lumbard, magari con alle spalle vent’anni di battaglie per l’indipendenza del Nord, appare come una negazione della ragion d’essere del movimento.
Che fa il paio con la scelta di allearsi con i nazionalisti francesi della Le Pen alle europee. E che fa parte dello stesso quadro che potrebbe portare Salvini a candidarsi premier per il centrodestra, scelta che avrebbe un senso se si guarda ai sondaggi ma che, per una parte significativa dei militanti leghisti, significherebbe in qualche modo rinnegare il proprio Dna poli
Grazie, grazie, grazie a Mantova e ai leghisti mantovani, GRAZIE, GRAZIE, GRAZIE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
ERA ORA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Troppo tardi, dovevate svegliarvi qualche lustro fa.