di GIANMARCO LUCCHI
Per non esplodere. Per non sfasciarsi. La Liga Veneta rischia di essere sull'orlo di una crisi di nervi se non peggio. Sappiamo che un pesante braccio di ferro è in corso fra il segretario nazionale, nonché sindaco di Treviso, Gianpaolo Gobbo, e il sindaco di Verona Flavio Tosi, il primo bossiano di ferro, il secondo molto vicino, anzi vicinissimo a Roberto Maroni. Tosi, in corsa per la riconferma a primo cittadino della più importante città in mano alla Lega, vuole una lista che porti il suo nome, condizione considerata necessaria per vincere la corsa senza alleanze di sorta. Gobbo, invece, da tempo osteggia le liste personali, concedendo al massimo la possibilità di affiancare la Lega con liste civiche. Il sospetto di molti è che, dietro questa posizione, ci sia la volontà di non rafforzare troppo, anzi possibilmente di indebolire Tosi, considerato il suo grande avversario (con notevoli chanches di vittoria) nella corsa alla segreteria nazionale della Li
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