di MAURO GARGAGLIONE Politica e parti sociali (sindacati e imprenditori parassiti), si sono mangiati la capacità produttiva e imprenditoriale dei cittadini italiani per mantenere in vita, a spese di questi, aziende ampiamente bocciate dal mercato che avrebbero dovuto fallire e licenziare migliaia di persone già tantissimi anni fa. Chi ci ha guadagnato e cosa? Politici: i voti. Industriali parassiti: quattrini. Sindacati: privilegi e potere. Lavoratori di quelle aziende: posto di lavoro intoccabile. Fino al punto di tracimazione, cioè finchè è terminata la capacità contributiva “reale” per cessata produzione di ricchezza delle aziende sane. Allora politica e parti sociali ad essa contigue, per garantirsi qualche anno di sopravvivenza, hanno alzato la pressione fiscale in modo spropositato per chi non può difendersi e messo nel mirino l’evasione fiscale (la chiamano così per non chiamarla col nome vero, confisca sotto mentite spoglie del risparmio accumulato dai cittadini e del loro patrimonio). Però questo disegno attuale, così come la fase precedente di ingessatura del mercato del lavoro, non può compiersi…
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