di GIAN PIERO DE BELLIS
La mattina del 4 Agosto del 1914 i rappresentanti parlamentari del Partito Socialdemocratico Tedesco (SPD) votarono tutti all’unanimità per la concessione allo stato dei crediti di guerra. Con quel voto, due pilastri della concezione e della pratica socialista quali l’internazionalismo e il pacifismo, venivano abbandonati di colpo.
Da quel momento in poi il termine socialismo ha perso qualsiasi connotato teorico originario e si è trasformato nella realtà attuale dello statismo. Con questa trasformazione sono andate smarrite anche alcune formulazioni e aspirazioni del pensiero socialista degne di essere preservate e analizzate. In particolare si fa qui riferimento a taluni aspetti di critica della realtà propri della concezione socialista che i conclamati sostenitori del socialismo hanno volutamente tradito e che gli oppositori del socialismo hanno volutamente ignorato, essendo spesso, entrambi, uniti e accecati dal mito dello stato. Questi aspetti
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