di VALENTINA CAVINATO
Lo stato è buono, si preoccupa per noi e non sa più che leggi sfornare. Ma in Francia la fantasia governativa è molto fervida, non ha limiti. Infatti, entro l’8 marzo, tutte le abitazioni dovranno essere dotate di almeno un rilevatore di fumo.
I galli sono praticamente obbligati ad installare sui soffitti delle loro case, quell’oggetto che di solito vediamo nei film americani. Come “giustificazione”, hanno detto ai sudditi, che serve a tutelare la salute dei nostri figli. Lo stato si preoccupa dei maltrattamenti, degli abbandoni e di tante altre cose. Ma non dovrebbe esserci un limite da non oltrepassare? Perché non controllare anche il modo in cui nutriamo i nostri figli? Cosa aspettano, per esempio, a vietarci un’uscita al Mc Donald?
I vigili del fuoco dicono che attualmente, solo l’8% dei loro interventi, riguarda casi di incendio, dicono che stanno praticamente scomparendo. Il prezzo medio di un rilevatore di fumo è di circa 30€,
La burocrazia ha formato e generato dei veri e propri sudditi burocratici.
I buro-stronzi.
Diciamo che è il solito atteggiamento degli incapaci: concentrarsi su cose minime ed irrilevanti (i rilevatori di fumo) tralasciando invece i grossi problemi della Francia, quelli per cui ci vorrebbe capacità ed intelligenza.
I grossi problemi della Francia? Più o meno quelli italiano, alta spesa pubblica, alto debito pubblico, alta tassazione, centralismo, nessun rispetto o riconoscimento per le minoranze culturali e linguistiche con l’aggravante di un immigrazione totalmente fuori controllo, interi quartieri (Parigi e Marsiglia) in mano a bande i delinquenti immigrati e forti problemi di ordine pubblico (a giudicare dal numero di autovetture date alla fiamme la notte di capodanno).
Su cosa si concentra il governo francese? Salta a piè pari i veri problemi e si attiva sui rilevatori di fumo.
Nulla da stupirsi se Marie Le Pen sarà un giorno al governo in Francia e nulla da stupirsi se Salvini avrà grande successo in Italia….