di PAOLO L. BERNARDINI
Metafora comunemente usata, anche nel linguaggio quotidiano, quella dello Stato definito come “corpo”. Metafora che si ramifica. Dal “corpo dello Stato” ai “corpi dello Stato”, ed anche gli “organi dello Stato”, che rinviano alla corporeità, di nuovo. Il linguaggio è spia di un modo di pensare, che sì trasformato nei secoli. Mentre la “metaforologia”, la scienza delle metafore, prende sempre più piede, a partire dagli studi di Blumenberg e Weinrich, fino a quelli più recenti di Francesca Rigotti, interrogarsi sul modo in cui parliamo significa chiedersi cosa siamo, o cosa siamo diventati. Per via di metafora: una volta si diceva “dimmi cosa mangi, e ti dirò chi sei”, ora, più semplicemente, “dimmi qualcosa”, “e (forse) ti dirò chi sei”. Denso di dottrina, e assai godibile, ecco un volume di un giovane storico della filosofia, Gianluca Briguglia, che ci illumina sull’uso di questa metafora dall’antichità classica fin