di ALBERTO LEMBO
Alla vigilia della stipula del Trattato di Maastricht (7 febbraio 1992) Roberto de Mattei aveva evidenziato in una lettera aperta ai componenti del Parlamento europeo come il progetto che stava alla base dell’operazione fosse il tentativo di attuare concretamente il sogno nichilista di distruzione politica, culturale e morale della cultura europea attraverso l’eliminazione degli Stati e l’imbrigliamento dei popoli europei in un sistema politico ed etico dominato dal relativismo e dal superamento di tutti gli elementi culturali tradizionali, di tutte le identità particolari.
In questi giorni, presentando a Roma un suo recentissimo saggio che porta il significativo titolo “ L’Euro contro l’Europa”, de Mattei si è soffermato a riflettere su quanto è avvenuto e sull’azione di chi ci ha portato al critico punto attuale.
Una considerazione emerge fra tutte ed è quella che l’azione di sottrazione di sovranità agli Stati, tutt’altro che sotta
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