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Mattarella ama le vostre tasse, lui e la casta vivono di quelle

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di MATTEO CORSINI "L'evasione viola il patto sociale, peggiora il rapporto tra cittadini e Stato e riduce la solidarietà". Pochi giorni fa è andato in onda, a reti unificate, il primo discorso di fine anno del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Tra i temi di cui si è occupato, grande rilievo è stato dato all'evasione fiscale. Mattarella ha citato una recente pubblicazione del centro studi di Confindustria, secondo il quale l'evasione ammonterebbe a 122 miliardi, ossia 7.5 punti di Pil. Secondo il CsC, se l'evasione fosse dimezzata il Pil ne trarrebbe grande beneficio, così come l'occupazione. Quello che Mattarella non ha riportato è l'ipotesi su cui si basa la stima del CsC: che l'evasione recuperata si traduca in altrettante riduzioni di tasse. Non mi interessa approfondire la questione dei calcoli fatti dal CsC, anche se nei casi in cui l'evasione sia “di sopravvivenza” (ossia in quei casi nei quali se l'imprenditore pagasse tutto quanto richiesto d
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4 COMMENTS

  1. Per evitare di incappare nelle ‘grinfie’ dell’art. 278 del Codice Penale (“Vilipendio del presidente della Repubblica”) non posso scrivere alcun commento. Alla faccia della libertà di pensiero.
    P.S.
    Peró non è difficile immaginare quel che penso di lui e di tutta la masnada di mantenuti …

  2. Ce ne fosse mai uno che in tutta sincerità dicesse “le tasse sono un danno per l’economia, lo Stato deve occuparsi del minimo indispensabile come difesa, esteri e giustizia lasciando tutto il resto in mano ai privati, ogni soldo di tassa è solo un soldo sprecato che porta a rallentare l’economia e la società, gli Stati più prosperi sono quelli con bassa tassazione”.

  3. Sottoscrivo al 100%. Come diceva Calhoun (Disquisition on Government, 1850) ci sono due classi in conflitto tra loro, quella dei tax-payers e quella dei tax-consumers. Questi ultimi vivono come parassiti di ciò che pagano gli altri. Tutto il resto, la “solidarietà”, il “patto sociale”, la “democrazia” il “diritto divino del re”, la “volontà di Dio e della nazione” sono sovrastrutture, come avrebbe detto Marx, impalcature ideologiche utili a garantire l’adempimento spontaneo di coloro che devono mantenere i parassiti.

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