di ALESSANDRO FUSILLO
Dopo l’inizio non travolgente della presidenza Milei, con il mantenimento del ministero della salute, inizialmente indicato tra quelli da abolire, l’invio di un delegato del governo argentino alla famigerata conferenza neomarxista sulle bufale climatiche e la conferma della presenza del presidente neoeletto al World Economic Forum di Davos nel prossimo mese di gennaio, i nodi, come si suol dire, iniziano a venire al pettine.
Il rischio maggiore con il quale dovrà confrontarsi l’Argentina è quello della gigantesca quantità di Pesos che sono stati immessi nel sistema economico dalle scellerate politiche peroniste e che hanno condotto ad un’inflazione superiore al 140% annuo (Milei, recentemente, ha affermato che viaggia al 3678% anniale, vedi qui, ndr). Questo tasso di inflazione rappresenta, tuttavia, solo la punta del proverbiale iceberg.
Infatti, l’enorme massa monetaria creata negli anni dalla Repubblica Argentina è in parte segregata nei
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