di MATTEO CORSINI
Intervistato dal Sole 24Ore, Andrea Guerrini, consigliere dell’Arera (Autorità regolazione energia, rifiuti e acqua) esordisce fornendo quelle che secondo lui sono buone notizie, ossia un aumento della spesa per “investimenti” in infrastrutture idriche avvenuta negli ultimi anni.
E’ molto diffusa l’identificazione della quantità di spesa con l’efficienza e/o l'efficacia della stessa, ancorché non vi sia alcun automatismo in tal senso, a maggior ragione nel settore pubblico. Spendere 100 euro invece di 80 non significa necessariamente avere migliorato alcunché se non si forniscono dati sui miglioramenti ottenuti con la maggiore spesa.
L’unica certezza è che altri 20 euro sono prelevati oggi o lo saranno in futuro dalle tasche dei pagatori di tasse. Cosa di cui non ci sarebbe da vantarsi, ma da vergognarsi. Ciò premesso, a fronte delle (anche in questo campo) maggiori problematiche nelle regioni meridionali, Guerrini lancia questa proposta: