di MATTEO CORSINI
“C’è già un segnale positivo: per la prima volta abbiamo una legge che considera l’intera filiera dell’audiovisivo appostando risorse importanti. Viene poi riconosciuto il ruolo centrale della sala. È un bene che il sistema degli esercizi possa crescere, ma dovrà crescere con intelligenza nelle aree del Paese meno presidiate”. Tra le tante distribuzioni di denaro altrui praticate di recente dal governo Renzi, c’è anche un fondo per 400 milioni annui alla filiera del cinema. Di questo è grato, tra gli altri, Pier Luigi Cucinello, presidente dell’associazione esercenti del settore (Anec).
E si può capire che lo siano anche quei registi (da Benigni a Sorrentino) solitamente contrari alle azioni di governo e schierati con la parte più sinistra (in senso lato, direi) del sistema politico, che in occasione del referendum costituzionale hanno invece deciso di votare Sì.
Suppongo che sia solo un cattivo pensiero associare il sostengo alla posiz