di GERARDO COCO
Cominciamo innanzi tutto con affermare che i paradisi fiscali esistono per sottrarsi dal rischio più elevato esistente nella società: il rischio governo. Il rischio connesso principalmente al potere delle classi politiche di estrarre coercitivamente la ricchezza che la società produce per consumarla e poi cercare di ricostituirla intensificandone l’estrazione fino all'abuso, minando la libertà personale e trasformando le nazioni in popolazioni di indiziati nelle cui tasche continuare a ficcare la loro mano avida. Secondo loro, lo Stato esiste per esclusivo beneficio dell’establishment che concepisce i cittadini come un gregge di montoni da tassare e sui i quali vorrebbe esercitare una specie di perpetuo diritto di proprietà. Tale è la concezione che ha fatto decadere tutte le civiltà. Se i governi progrediti promuovessero il funzionamento dell’economia privata invece di depredarla, acquisirebbero un vantaggio competitivo rispetto a quelli che, come anti
L’andazzo è questo, purtroppo.
La fotografia è nitida.