di LEONARDO FACCO
Non ho letto l'editoriale di Angelo Panebianco sul Corriere della Sera del 28 agosto scorso, ma ho letto, su suggerimento di alcuni amici, le reazione della senatrice del PD, Lucrezia Ricchiuti, alle parole del professore. La parassita democratica ha mal digerito le affermazioni dell'editorialista bolognese, rispondendo sul Fatto quotidiano in questo modo: "Un conato di vomito. E’ l’unica sensazione che posso provare leggendo Angelo Panebianco sul Corriere della sera del 28 agosto sulle tasse. Ho letto e riletto il suo pezzo per essere sicura di non avere le traveggole. No, non sono io che ce le ho, è lui che forse ha preso un colpo di sole agostano, ma di brutto proprio. L’assunto di Panebianco è che le tasse fanno schifo, sono un cancro da debellare e che quindi se la vecchia sinistra non lo capisce è destinata a perdere".
La Ricchiuti, beandosi del lavoro che fa in Commissione Finanze (visti i risultati di questi anni di inferno fiscale it
Brillante articolo, Leo.
L’aspetto più esilarante dell’articolo della Ricchiuti è che questa mantenuta crede – o fa finta di credere – di pagare veramente le tasse.
Forse non si rende conto (ma non credo sia così stupida) che tutti coloro che vivono di spesa pubblica, a partire dalla casta dei politici, le tasse non le pagano ma le intascano.
Un vero dramma Guglielmo!
Il mondo politico è popolato di ladri e opportunisti.
Ma ci sono anche molti cretini ed ignoranti in malafede.
Se una legge è ingiusta un uomo non ha solo il diritto di disobbedire, è suo dovere farlo.
Mi pare lo dicesse Jefferson.
Abbiamo dei campioni politici che vorrebbero imporci non solo tasse espropriative, ma vorrebbero anche la nostra felice solidarietà collaborativa.
Io mi difendo in ogni modo.
Ben fatto, chi non evade è complice
Purtroppo paghiamo anche lei. Hai ragione Leo: “Ricchiuti e mazziati”.
Grazie