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Politica, libertarismo e la mancanza di “buon senso e intelligenza”

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di AURELIO MUSTACCIUOLI Capisco la confusione dei libertari quando dibattono su quanto siano libertarie o meno le azioni di Milei piuttosto che quelle di Trump. Il problema, temo, è che il libertarismo viene confuso con ciò che non è. Un capo di stato può avere o meno (più o meno salda) un'etica libertaria, ma è pur sempre il capo di uno stato e le sue azioni sono politiche e possono essere giudicate da un libertario solo in senso relativo, ovvero positivamente se comporteranno una riduzione dell'aggressione statale. I capi di stato, essendo politici, che utilizzano strumenti politici finanziati con l'aggressione, non non possono essere classificati come "perfettamente buoni" secondo i canoni dell'etica individuale, ma neanche come soggetti che utilizzano la forza in modo "perfettamente legittimo" secondo i canoni di un'etica sociale libertaria. Possono essere capaci o incapaci, efficaci o inetti, molto pericolosi o poco pericolosi, molto criminali o poco criminali, ma non
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1 COMMENT

  1. E’ chiaro che un Capo di uno Stato, in quanto tale, non si può considerare “Libertario”. Ma per alcuni si può usare la formula “andare verso” il libertarismo. E’ il caso di Milei! Speriamo!

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