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L’arte del presepe napoletano del ‘700, fra sacro e profano

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di ALESSANDRA CORUBOLO* Nel suo laboratorio ricostruisce le scenografie, rispettando i canoni orginali. I personaggi del presepe nascono da un lavoro meticoloso e complesso: prima la creazione delle teste, delle mani e dei piedi in terracotta, rigorosamente a mano e senza l’utilizzo di calchi. Poi la cottura e la decorazione con tecniche dell’epoca. Una volta pronte le parti in terracotta, l’artista si dedica alla costruzione dei corpi, in filo di ferro e stoppa. Infine, crea l’abbigliamento, con vesti in seta, canapa e altri tessuti naturali. I personaggi più piccoli, invece, vengono modellati interamente in argilla, poi cotta e decorata. “I personaggi del presepe napoletano – dice – nel corso dei secoli si sono evoluti. Dai primi totalmente in legno, con corpi rigidi, passarono nel corso del ’600 a quelli con teste, mani e piedi in legno e corpi in stoppa ricoperta di stoffa. Questi corpi però avevano il limite della rigidità. Nel ’700 si arrivò a figure c
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