di MATTEO CORSINI
Sul ridimensionamento (?) del ruolo del dollaro come valuta di riserva globale interviene Donato Masciandaro sulle colonne del Sole 24 Ore, occupandosi anche di euro e di quelle che definisce "pseudo monete". Definizione nella quale pare ricomprendere strumenti in realtà molto diversi tra loro. Senza pretesa di esaustività e a costo di qualche inesattezza tecnica, credo bisognerebbe invece distinguere tra bitcoin, che è uno strumento il cui protocollo prevede una quantità massima a regime di 21 milioni di unità (oltre al resto), e le altre monete pubbliche o private, che tale limite non hanno.
Considerando che bitcoin a oggi è utilizzato prevalentemente per attività di trading o investimento, non credo possa essere definito moneta, non essendo generalmente utilizzato come mezzo di scambio. Ciò non preclude che possa esserlo in futuro. Quanto alle altre monete non emesse da banche centrali o banche commerciali, distinguerei quanto meno tra le stablecoin