Renzi, la (s)volta buona costa 88 miliardi, da che tasche usciranno?

di COSTANTINO de BLASI Con uno stile indubbiamente innovativo –diciamolo, casomai gli andasse male in politica Mastrota si troverà un pericoloso concorrente - e un linguaggio finalmente diverso, il premier ha lanciato il suo piano di governo. Grandi promesse, ricchi premi e cotillon che dovrebbero ricostruire il rapporto fra istituzioni e cittadini e reintrodurre qualche euro nelle tasche di quest’ultimo. Ci sono inevitabilmente grandi aspettative sul governo del sindaco, testimoniate anche dal pronto giudizio del commissario europeo agli affari economici Olli Rehn e, in generale dall’attenzione verso l’iperattivismo annunciato per i prossimi mesi. Proviamo allora noi a fare le pulci al pdf presentato in conferenza stampa in attesa di capire, attraverso la lettura del testo se al tono trionfalistico da televendita corrispondono contenuti almeno parzialmente correlati alle promesse. Doing Business Per prima cosa occorre rilevare che Renzi è il primo premier che uti