di AMILCARE ALDRICH
È bastato ipotizzare la chiusura dei centri commerciali la domenica per scatenare un pandemonio. Francamente non immaginavo che una questione del genere ci avrebbe riportato al tempo di guelfi e ghibellini, ma forse è solo colpa delle prospettiva limitata del mio buen ritiro, dove c’è solo un piccolo negozio di alimentari ed è già un lusso se è aperto in settimana. Eppure anche vivessi a Milano, come mi è capitato in gioventù, direi che siamo davanti alla solita pagliacciata all’italiana.
Sala, che è sindaco del PD, si è messo a fare il leghista di un tempo, nei toni: Di Maio non ci rompa le palle, sembra di sentir Bossi, e nei contenuti, certe cose le faccia ad Avellino, non a Milano, mancava solo che ci aggiungesse un “Terun!”. E poi l’affondo a Salvini: dica qualcosa o vuol dire che ha dimenticato il nord! Non contento minaccia un referendum, di questo passo se gli fanno davvero chiudere i negozi la domenica è capace che diventa secessi