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Il legame di san giorgio con i riti di primavera

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di GILBERTO ONETO «In Europa occidentale il culto primaverile di Giorgio ha trovato espressione in cerimonie che la Chiesa ha fin da subito “istituzionalizzato”, controllandole e facendole rientrare nella più rassicurante normalità rituale cristiana: le Rogazioni. Si tratta di processioni che hanno (o, meglio, avevano) luogo nei giorni compresi fra quelli dedicati sul Calendario ai santi Teodoro (22 aprile), Giorgio (23), “Giorgino” (o “Giorgetto”, 24 aprile, antica datazione lombarda del giorno di Giorgio) e Marco (25 aprile). Esse percorrevano il territorio per benedire i campi con modalità che palesano la loro evidente origine di riti pagani finalizzati a sollecitare il ritorno della primavera. Già Gregorio Magno, nel VI secolo, aveva scritto che si trattava di istituzioni tradizionali, sicuramente già entrate nell’uso corrente il secolo precedente nella diocesi occitana di Vienne. In Anjou statue di San Giorgio venivano portate in processione per assicurare u
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