di PIETRO ERNESTO POSSACCO
Lanci di lacrimogeni da parte delle forze dell'ordine e di oggetti vari da parte dei manifestanti: nuovi scontri a Caracas, in Venezuela, fra studenti e dimostranti e la polizia. Una manifestazione indetta dall'opposizione è degenerata ieri pomeriggio. Da giorni nel paese sudamericano si susseguono tafferugli, in totale dall'inizio dei disordini si contano almeno 50 morti e 150 feriti oltre a decine e decine di arresti. I manifestanti chiedono le dimissioni del presidente Maduro, erede politico del compianto (per molti) Hugo Chavez.
Ieri, è stata fermata anche una fotografa italiana, Francesca Commissari, che riprendeva gli scontri in atto in piazza nei pressi del qurtiere di Chacao. (guarda qui)
Intanto, la magistratura venezuelana (agli ordini del governo, dopo le riforme attuate da Chavez) ha ordinato anche l'arresto di un secondo oppositore del presidente Nicolas Maduro, colpito da tre settimane da un'ondata di proteste popolari contro il carov
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