di REDAZIONE
Il seguente articolo, ad opera di Giacomo Dalla Valentina, è stato pubblicato su L'Alligatore, la rivista degli studenti di Giurisprudenza della Statale di Milano.
Se con riferimento all’esperienza storica e costituzionale occidentale si può parlare di una continua successione di “momenti” (assecondando fugacemente la tendenza del mondo giornalistico a ragionare per assiomi), è indubbio che quella a cui stiamo assistendo ora sia una stagione in cui i poteri centrali, intesi come espressione di una sovranità statale capace di riassumere e armonizzare le diversità all’interno del proprio spazio territoriale, siano in grande crisi. Una crisi per così di dire “salutare” nel momento in cui essa, con strumenti idonei e con la piena partecipazione democratica delle proprie componenti, apre la strada a quei processi di devolution che hanno lo scopo di superare l’elefantiaca macchinosità delle burocrazie centrali in favore di soluzioni connotate dai moduli
Non dimenticare di São Paulo! Anche del Suld. Non siamo braziliani.
http://www.movimentosaopauloindependente
mi domando piuttosto se una carta costituzionale, che nasce per convalidare uno stato e un potere per lo stesso, insinuare anche lontanamente il dubbio nella legittimità dello stesso… è obbligatoriamente affermativa, perché sennò come potrebbe un giorno che qualcuno dall’esterno si mettesse in testa di violarne i confini legittimare una guerra?
Ma se uno stato si è andato formando con successive aggregazioni di popoli, spesso violente, il momento che questi prendono coscienza di sé e decidono di riappropriarsi della loro identità storica, per una maturazione della consapevolezza di sé che avviene nel tempo, anzi, in tempi lunghi di pace e di tentativi di coesistenza, come può un potere centrale arrogarsi il diritto di reprimere questo nobile anelito di libertà?
Non c’è carta che tenga di fronte a un popolo consapevole e determinato…
Il percorso ciascuno lo troverà, destreggiandosi nei tentativi che possono anche non riuscire in prima battuta senza con ciò porre la parola fine… prima o poi riusciranno perché l’anelito alla libertà è insopprimibile!
e per fortuna… o è un valore l’appiattimento e l’omogeneizzazione generale? non è piuttosto la molteplicità la ricchezza… non solo nella natura ma anche nel mondo degli uomini!
Meno male che sedi esterne e superiori il diritto dei popoli all’autodeterminazione lo hanno solennemente affermato… ha prevalso la logica e il diritto naturale dico ancora per fortuna!