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Se conte è l’avvocato del popolo, io non sono il popolo

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di MATTEO CORSINI Intervenendo al Parlamento europeo, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha letto un discorso sulla Ue evidentemente scrittogli da uno di quelli che riempiono le pagine del Blog delle Stelle. Ecco un passaggio: “Negli ultimi 30 anni la governance europea si è fortemente ancorata alla pura dimensione economica in una prospettiva univocamente orientata all’attuazione di indirizzi liberisti, tesi a favorire privatizzazioni di servizi e beni essenziali, riduzione della regolamentazione in settori economici vitali, contrazione del sostegno sociale e delle politiche di welfare, che hanno accresciuto nel complesso le diseguaglianze nella ricchezza e nelle opportunità”. Forse Conte rimpiange i tempi dei monopoli pubblici nella telefonia, quando una telefonata allungava la vita (secondo il celebre spot), ma abbatteva il conto corrente, o delle partecipazioni statali con imprese pubbliche che producevano (con risultati non entusiasmanti) auto e panetton
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1 COMMENT

  1. io credo che Conte oggi faccia del suo meglio perché gli italiani non perdano del tutto la faccia con i rappresentanti del governo che si sono eletti…ma è certo che anche l’Europa non va meglio… ci si può aspettare di tutto nel prossimo futuro… a maggior ragione si deve contare solo su se stessi, come singoli e come comunità in cui ci si identifica… sono veneta e lo sarò sempre.

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