di MATTEO CORSINI
George Soros è da sempre un personaggio controverso. A mio parere l’equivoco principale quando si parla di lui risale a quello che Ludwig von Mises denunciava già quasi un secolo fa, ossia lo stravolgimento del significato del termine “liberalismo”.
Soros è in tutto e per tutto un liberal, ossia un socialdemocratico. Disponendo di ingenti risorse finanziarie, tramite la sua Open Society Foundation fornisce supporto a partiti e organizzazioni che promuovono frontiere aperte e mondialismo. Anche in questo caso, il problema è che i riferimenti alla libertà di qualsiasi individuo di emigrare dovunque desideri è compatibile con un sistema autenticamente liberale solo dove ciò non comporti una violazione della libertà (proprietà) altrui.
In un sistema basato esclusivamente sulla proprietà privata, la soluzione sarebbe relativamente semplice. Dato che questo non corrisponde alla situazione attuale, né ragionevolmente a quella di un prevedibile futur
Se ricordo bene Soros è scampato ad Auschwitz e sta semplicemente conducendo una vendetta personale, distruggendo l’etnia, la cultura e la storia europea favorendo in ogni modo l’invasione islamica e mussulmana.
…cioè, dalla padella alla brace! Nel nostro piccolo meglio intanto esser concreti e aggrapparsi all’immediatamente fattibile: l’indipendenza di ciascun popolo, veneto, lombardo, siculo… che sia capace di prendersela, intanto… il mondo è grande, e anche piccolo… le alleanze si faranno poi, con libertà… che non è egoismo, ma concretezza e volontà di rispondere ad un’intima esigenza di partecipazione alla società che si vuole creare per viverci possibilmente bene sentendosi a casa propria….che è in fondo l’aspirazione maggiore.. o maggioritaria!?.