di MATTEO CORSINI
Yoram Gutgeld continua a difendere la sua spending review: “Nel positivo e stimolante dibattito che si è accesso dopo la presentazione di questa relazione sono state mosse due critiche costruttive, che pensiamo meritino delle risposte. Prima critica: «Il gioco delle tre carte: avete solo redistribuito la spesa, ma non l'avete ridotta». Risposta: 32 economie avanzate su 34 (paesi Ocse) hanno aumentato tra il 2013 e il 2016 la spesa nominale della loro macchina pubblica di un valore medio pari a circa il 10%. Solo due Paesi hanno fatto meglio: la Grecia, che in una situazione drammatica ha dovuto ridurla, e l'Italia, che ha mantenuto la spesa sostanzialmente costante. Quindi, se lo Stato italiano appare spendaccione, poco rigoroso e malleabile alle pressioni del partito della spesa, gli altri Paesi sono molto peggio. Tra questi si trovano Paesi in procedura di infrazione per deficit eccessivo come la Spagna e la Francia, Paesi che hanno ricevuto ingenti aiuti d
Io non ricordo che siano mai stati attuati risparmi veri e strutturali nei bilanci pubblici.
Si parla, al massimo di rallentamento nella velocità di creazione del debito.
Il peggio è, quindi, assicurato.