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Stato e privato, il matrimonio che ha partorito il fallimento bre.be.mi.

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brebemidi MAURO GARGAGLIONE

Il disastro economico della BreBeMi, l’opera pubblica finanziata dai privati che nessuno usa, rivela la grandissima ipocrisia della formula mista, lo Stato che dà i permessi e la concessione di sfruttamento, e i privati che investono.

I privati possono fare affari a braccetto con lo Stato, e ne fanno, eccome se ne fanno, solo se lo Stato esercita ciò che lo rende vincente, l’uso del monopolio della forza. Voglio dire che i privati fanno profitti solo quando lo Stato obbliga i cittadini, attraverso leggi e regolamenti, a servirsi di un certo bene o servizio prodotto o erogato da un’azienda privata, magari imponendo anche il prezzo al pubblico.

Cosa succederà adesso che l’autostrada non sarà in grado di produrre utili perché i cittadini non la percorrono, e non la percorrono perché a parità di tracciato costa il doppio dell’A4? Personalmente non ho alcun dubbio, lo Stato si avvarrà del monopolio della violenza che eserciterà nei confronti dei cittadini sostanzialmente in due modi.

Alzando le tariffe dell’A4 in modo da renderla s-conveniente quanto la BreBeMi, e a quel punto l’automobilista e il camionista percorreranno la nuova autostrada senza rimpianti, oppure ripianerà il buco dei conti dei privati e li risarcirà utilizzando i soldi delle tasse dei contribuenti, la cui legittimità com’è noto, riposa sulla canna delle mitragliette della Finanza che ti viene a prendere se non paghi quello che ti impone il governo.

La possibilità di realizzare un’opera pubblica che funziona e sia produttiva in un sistema misto privato/pubblico è tanto realistica quanto il comunismo dal volto umano che s’era inventato Berlinguer negli anni ’70 per non spaventare i radical chic. Cioè è un assurdo logico.

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2 COMMENTS

  1. Al netto di tutte le importanti considerazioni da fare sugli aspetti ambientali, sarebbe stata utile a decongestionare il tratto di autostrada A4 che va da Brescia a Milano attraverso Bergamo. Il traffico destinato alla zona sud di Milano e ai 100 comuni limitrofi avrebbe beneficiato di quest’opera, se costruita nell’interesse dei contribuenti e non in quello dei crony capitalists e della cricca al governo della Lombardia. Anche il traffico sulla intasatissima tangenziale est sarebbe stato alleggerito dal traffico destinato a sud di Milano. Risultato: zero. Tra l’altro con la BreBeMi si sbarca a caro prezzo a 15-20 chilometri da Milano, non in città. Poco male, alcune migliaia di parassiti politici hanno avuto il loro bel rendiconto a spese nostre. Basta stato parassita, in tutte le sue declinazioni centrali e locali, senza eccezioni legate al colore della cravatta.

  2. Ringo Starr aveva sintetizzato bene quando disse che “ogni cosa che lo stato tocca diventa merda”.
    La BREBEMI ne è uno degli esempi paradigmatici.
    Io non conosco la storia di quest’opera.
    Ma ce n’era davvero bisogno?
    La gente ne aveva fatto richiesta, il mercato la richiedeva?
    O è stata il parto metafisico di un qualche politico ?

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